A questo punto, per chi non lo sa, spieghiamo che Il Mulino di Amleto è il blog "ufficiale" dello Studio Stylos, che si occupa di editoria, giornalismo e comunicazione.

Perché un blog? Perché la sottoscritta è una giornalista (o una giornalaia, forse) e si occupa da tanti anni di libri e cultura, combattendo perchè possa fiorire anche in un contesto gaio, poco pretenzioso (vedi il post "Spocchie" su "Idiosincrasie"), fatto di cuore oltre che di cervello. Bella impresa.

Senza gli -ismi diventa difficile ma anche più stimolante. Gli ambienti letterari, colti, eruditi, sono spesso afflitti da intellettualizzazioni egocentriche e narcisiste che rendono difficile l’esercizio della riflessione, dello stimolo pronto a cercare di captare la realtà che ci circonda, favorendo i tormentoni estivi e le altre demenze di cui spesso parliamo nei post.

Per questo è nata anche la rivista on line Silmarillon (la trovate alla voce www.stylos.it oppure andando direttamente su www.silmarillon.it), che ospiterà alcuni di questi post adatti a essere traslocati nelle rubriche.

Sì, esatto! Ci stiamo facendo bieca pubblicità. Consigli per gli acquisti. Tanto Silmarillon non costa nulla. É gratis. E scaricabile in Pdf dal computer.

Costa tanto, invece, provare a fare riviste on line che sfidano i luoghi comuni delle famiglie ideologiche (religiose, culturali, laiche, metropolitane, politiche, ecc…) cercando di unire…Amleto a un mulino.

Per farlo si percorrono le Vie dei Canti. Ognuno ha la sua, e ogni volta che ne incrocia un’altra è possibile arricchire il proprio canto.

Già, occorre una Via dei Canti per unire Amleto al mulino. Ma è possibile. Più si viaggia più si scopre che dietro la caleidoscopica complessità dell’esistenza si cela un grande disegno comune, in qualche modo a-temporale.

Ma non lo diremo mai con la stessa bellezza del genio irripetibile di Borges:

"Come ben sapete, ho viaggiato molto. Il che mi ha permesso di comprovare l’affermazione che il viaggio è più o meno illusorio, che non c’è nulla di nuovo sotto il sole, che tutto è una sola cosa e sempre la stessa, eccetera, ma anche, paradossalmente, che è infondata la sfiducia di trovare sorprese e cose nuove: in realtà il mondo è inesauribile".

(Borges, "Teologia", in Racconti brevi e straordinari)