Visto che ancora siamo in clima estivo, proseguiamo un po’ il viaggio nelle demenze che, purtroppo, non hanno comunque stagione.

Ieri sera mi sono imbattuta in una puntata replica di Bisturi- nessuno è perfetto  in onda, verso le undici di sera, su Italia 1. Me l’ero persa, il programma, ma stavolta ci ho inciampato con il telecomando e…mi sono fatta parecchio male.

Conduce Irene Pivetti, sì, l’Irene nazionale, quella delle fasi estreme, prima inamidata esponente cattolico-chierichetta votante Lega, guida inappuntabile del Parlamento, dove esibiva i suoi tailleurini così stirati da camminare da soli, o meglio in  compagnia dei suoi leggendari  folaurds copri-collo (portati un po’ come i burka), poi, dopo l’incontro con Costanzo, il demiurgo mediatico che mette in rotazione l’universo femminile plasmando i suoi modelli (il più riuscito pare rimanga la De Filippi),.oplà,  ecco una Pivetti "moderna" in  versione sado-maso, capello cortissimo e vestini sexy di pelle nera.

Accanto a lei, la "velona" Platinette a farle da spalla (Platinette, un altro abominio mediatico sempre uscito dalle rotazioni cosmiche del demiurgo Costanzo che, ahimè, forgia i modelli televisivi che "fanno scuola" e rincretiniscono il già demenziale livello televisivo).

Fin qui, "ci può stare", come si dice oggi in gergo. In fondo, sono due travestiti (da Costanzo, appunto) si sono incontrati per formare la coppia della trasmissione. Tra l’altro nessuno dei due è veramente imbecille, solo che hanno trovato di tutto…tranne sé stessi (da qui le metamorfosi e gli aggiustamenti  congeniali, guarda caso, ai meccanismi mediatici). A ciascuno il suo, come diceva Sciascia.

 Il punto è che Bisturi è l’ennesimo programma spazzatura che stavolta, però, supera ogni confine della decenza (sì, insomma, a forza di spostarlo, questo confine, sempre più in là, si è arrivati a un punto di non ritorno, come la spaccatura dei continenti, tanti anni fa, e Bisturi lo ha valicato).

In sostanza, si trattta di persone che si offrono  al voyeurismo della telecamera e, con il portafogli della televisione, si fanno operare per eliminare i loro "difetti". Orecchie da Dumbo? Nessun problema, ecco il chirurgo estetico che ci "mette una pezza" e ti rinnova i lobi. Seno cascante? Voilà, ecco due siluri che puntano dritto verso le stelle sollevandosi dalla gravità.

C’è una tizia, ad esempio, che non riesce proprio a vivere con il suo naso (a tal proposito  vi ricordate di Pirandello, a proposito, in Uno nessuno e centomila?). Un naso che, a mio avviso, è tutt’altro che indecente. Forse non è un rettilineo perfetto, forse si inclina un po’ verso destra, e c’è una leggera gobba …ma nulla che la faccia sembrare la strega di Biancaneve, perdio.

Ma quel naso, in un mondo di perfetti, le impedisce di vivere, a quanto pare. Per fortuna c’è Bisturi a restituirle la gioia dell’esistenza. Il chirurgo nota perfino una eccessiva protuberanza del mento (se lo dice lui…) che la fa sembrare, parole sue, "nonna Abelarda" (così se già si sentiva a disagio a quel punto pensa di essere davvero una deformazione della natura).

Insomma, poi arriva il lieto fine. Ci sono le riprese dell’operazione, e poi eccola, la "nuova lei", a fare il suo ingresso in trasmissione, tutta conciata dai parrucchieri e dal chirurgo plastico. In effetti è trasfigurata, ma non ha nulla a che vedere con Cristo sul Monte Tabor.

Ha perso…sé stessa. Adesso sì, è una perfetta anonima, con il nasino "giusto", cioè uguale all’idea che abbiamo di come dovrebbe essere un naso, e il mento che si è ritirato.

E tutti commossi, il fidanzato che si trova davanti praticamente a un’aliena (cambiare naso modifica completamente l’assetto facciale, non è come mettersi un paio di lenti colorate…) e se la stritola, tutto felice che la sua cozza sia diventata finalmente una principessa, il pubblico che applaude a tale scempio, le due "travestite" che si congratulano con la sciagurata.

Mah.

Poi arriva Lorena Forteza (o Fortaleza, non ricordo bene), sì, quella che ne Il ciclone snacchera  a tutto spiano sopra il tavolo facendo sbavare Leonardo Pieraccioni, che dopo una depressione ha messo su qualche chilo.

Anche lei si rivolge a Bisturi che la rimette in sesto dopo due settimane in un centro benessere, sotto gli occhi di mamma che assiste felice allo sciolgimento dei cumuli di cellulite.

Poi a un certo punto è il turno di un signore che si sentiva il dottor Spock e quindi voleva tranciarsi un pezzo di orecchio…

A quel punto, nauseata, cambio canale.

In pratica la De Filippi, con i suoi programmi, al confronto è una santa (Santa Maria, non suona neanche male…). In fondo fa ballare e cantare i ragazzi, il pomeriggio nel suo studio alcuni giovani fanno finta di corteggiarsi, il sabato sera uomini e donne in colpa si contattano a colpi di posta…

Ma qui si tratta davvero di perversione allo stato puro. Ma come cavolo si fa a inneggiare al chirurgo e costrurici sopra una trasmissione? Non bastavano le modelle anoressiche, la mummificazione della faccia con il botulino, le donne strafiche che guidano automobili negli spot pubblicitari, i "No martini no party"…

Adesso la chirurgia plastica è sdoganata addirittura dai programmi televisivi. Poco importa se oggi le adolescenti invece del motorino sognano di cambiarsi le tette. Vi rivcordate i ragazzi del muretto? Oggi sono diventati i ragazzi del silicone.

E ci si mettono pure i programmi televisivi…

Nopn c’è limite allo schifo di una società che ti inivita ad apparire, smantellando ogni resistenza dlell’essere.

A volte, però, si producono fenomeni ilari a riscatto di una celeste giutizia.

Conosco una tizia che si è rifatta le orecchie a sventola e ha taciuto il piccolo intervento anatomico al suo consorte. Solo che i tre figli…sono concorrenti di Dumbo.

Chissà se l’imbarazzata moglie ha spiegato al consorte la provenienza di quelle orecchie "importanti"?

Dovremmo solo imparare ad accettare la bellissima imperfezione che governa la vita, invece di scegliere una vita da lobotomizzati. Il bisturi vero, che nessuno vede ma che impera ovunque, è quello che recide l’intelligenza alla base.

Difendiamoci.

Cara Pivetti e Platinette, contente dei ritocchi del vostro Costanzo, mi fate venire in mente i replicanti di Blade Runner. E infatti, a volte, è proprio così:

Ho visto cose che voi umani neppure riuscite a immaginare…

 

 

p.s. questo post è scritto in Arial perché Il Mulino ha deciso di adottare questo font d’ora in poi…