"Ho spostato un granello di sabbia
e ho modificato il Sahara"
Borges
Ogni volta che vado nel deserto del Sahara mi commuovo. Mi sembra lo spazio più bello che esista al mondo. Di certo è lo spazio più bello che io abbia mai abitato.
Il Sahara non si visita, si vive.
Per questo le tende devono essere rudimentali, senza i comfort cercati oggi dai turisti (wifi, finestre, e addirittura il wc!).
Il deserto vero, quello dei nomadi e dei viaggiatori, diventa sempre più raro.
Il Sahara chiede riununcia e sottrazione.
Se non si è pronti, allora è meglio rimandare. Ma non troppo, perchè rischia di essere inghiottito dalla massa putrefatta e sguaiata di turisti in cerca di paesaggi di pronto uso e consumo.
E cercare la solitudine, come diceva Paul Bowles che il Sahara lo ha amato davvero.